Nella GU  del 20.11.2021 è stato pubblicata la conversione in legge del decreto legge n. 127 /2021 che ha introdotto a partire dal 15 ottobre 2021, l’obbligo di possesso ed esibizione del green pass per poter accedere ai luoghi di lavoro.

La legge di conversione ha introdotto alcune misure importanti volte a rendere più semplici le modalità di verifica del possesso del certificato verde, tra cui la possibilità per i lavoratori stessi, su base volontaria, di consegnare la predetta certificazione al proprio datore di lavoro, prevedendo che i lavoratori che opteranno per questa soluzione saranno esonerati dai controlli giornalieri da parte dei rispettivi datori di lavoro.

La misura introdotta, per quanto apparentemente semplificativa, pone non pochi dubbi in materia di trattamento dei dati personali dei lavoratori ed infatti, anche il Garante della Privacy in una recente segnalazione al Parlamento e al Governo sul Disegno di legge di conversione, aveva evidenziato alcune criticità su tale modalità di controllo nella misura in cui rischia di precludere la piena realizzazione delle esigenze sanitarie sottese al sistema del green pass, ossia la verifica periodica frequente (se non quotidiana) della validità e regolarità della tessera verde,  ma soprattutto perché la consegna del certificato al datore di lavoro non garantisce il pieno rispetto della riservatezza dei dati sensibili, personali e sanitari, contenuti del green pass.

Riguardo invece alla scadenza della validità del green pass in corso di prestazione lavorativa, il nuovo art. 3-bis del D.L. n. 127/2021 dispone che per i dipendenti pubblici e privati la scadenza della validità della certificazione verde COVID-19 nel corso della giornata lavorativa non comporterà alcuna sanzione e non obbligherà il dipendente ad allontanarsi dal luogo di lavoro prima della fine del turno di lavoro, infatti la permanenza del lavoratore a cui scade il green pass durante l’orario di lavoro è ammissibile e tollerata per il periodo di tempo necessario alla conclusione del il turno di lavoro.

Il recente provvedimento sopra esaminato, pur nel tentativo di dare utili strumenti per i datori di lavoro volti a facilitare la realizzazione dei controlli in materia di green pass, non elimina ne chiarisce gli aspetti critici (formali e sostanziali) relativi alle misure emergenziali introdotti negli ambienti di lavoro per poter fronteggiare l’emergenza sanitaria.

L’auspicio è che si mettano in campo misure più efficaci e utili ai fini del monitoraggio della pandemia che il solo green pass non sembra assicurare.

Roma, 24.11.2021

Avv. Antonella Persico

Fonte: Altalex